Un sentiero sensoriale,per riscoprire quello che nessuna trasmissione di cucina vi dirà mai:come funzionano realmente tutti i vostri organi di senso quando assaporate un cibo. E per rendere la serata più gustosa, nutriamo anche la mente: saporite letture ad alta voce di autori contemporanei, incentrate sui sensi a tavola.
Siamo sempre più “invasi” da programmi televisivi di cucina, le librerie, sotto Natale, si riempiono di strenne sulla buona tavola e anche nei romanzi, capita sempre più spesso di trovare autori che interrompono la narrazione per darci la ricetta di quel che sta mangiando il loro personaggio.
E come se ciò non bastasse, quando ci si mette a tavola con amici e parenti, immancabilmente, qualcuno rammenta certi ravioli della zia, il sugo della nonna, il pesce di quel ristorantino, ecc. quasi non bastassero le pietanze servite e si volesse mettere in tavola anche la nostra personale memoria gastronomica.
Eppure, sotto tutta questa coltre di parole e racconti, si cela spesso una non conoscenza di come funziona l’esperienza del gustare. Solitamente, mettiamo il “pilota automatico” e ci fermiamo al piacere, senza accorgerci della vera meraviglia… e cioè di come questo piacere ci arrivi. Se riflettessimo un attimo su questo, ci accorgeremmo che il piacere deriva sì dalle capacità della cuoca, ma anche da come noi riusciamo ad addestrare consapevolmente il nostro corpo e la nostra mente per ricevere degnamente un cibo o una bevanda. E qui, non si tratta di avere frequentato corsi di degustazione o da somelier… è sufficiente soffermarsi sull’esperienza sensoriale, un atto quotidiano… e forse proprio per questo, così sconosciuto.
E’ di come si realizza questo atto che parleremo.